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Pensioni precoci: cosa sta facendo il governo Renzi?

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pensioni, governo renzi

Tra i tanti argomenti sul tavolo delle discussioni di queste ultime settimane c’è quello delle pensioni precoci. Ci si chiede cosa stia facendo il governo Renzi in merito a questo spinoso nodo economico e quali sono le novità in merito. Entrando nel dettaglio, la riforma delle pensioni 2015 sta tenendo banco anche se, attualmente, c’è un periodo di standby, dato che si attende l’intervento di Tito Boeri, presidente dell’INPS, che dovrebbe essere a breve ascoltato dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati proprio sulla questione. Quello che ci si attende da Boeri è una proposta ben strutturata per aiutare la messa in piedi della riforma.

Al momento quali sono le possibili novità in merito alle pensioni anticipate? Al momento ci sono diverse proposte per addivenire a una soluzione e, tra tutte, la più accreditata è quella dei cosiddetti pensionamenti flessibili  che prevedono l’uscita dal mercato del lavoro a 62 anni, con 35 anni di contributi e penalizzazioni che, dall’8%, finiscono per azzerarsi al 66 esimo anno. Questa soluzione ha trovato un fronte di opposizione formato da Movimento 5 Stelle e Lega Nord, che accusano il governo Renzi di ricattare i pensionati che vorrebbero andare in pensione prima, obbligandoli a subire delle penalizzazioni per 4 anni. Tuttavia, l’ultima parola sembra ben lontana dall’essere detta dato che, come sottolineato, si attende anche la proposta di Boeri che dovrebbe arrivare a brevissimo.

L’economista che, lo ricordiamo, guida l’INPS ha lasciato trapelare che proporrà all’esame della Commissione uno studio basato su quello che è il cosiddetto ricalcolo contributivo delle pensioni. Partendo dalle cosiddette pensioni d’oro, ossia quelle che superano i 3.000 euro lordi al mese, si dovrà pensare a un piano di tagli e redistribuzioni, finalizzato a recuperare almeno 4 miliardi di euro. Un piano sulla carta molto interessante, quindi, che vedrebbe anche, tra i vari punti, una riorganizzazione dell’INPS e la bozza di un reddito minimo garantito, altro tema molto dibattuto in questi ultimi mesi. Boeri ipotizza un progetto che prevede un sussidio per gli over 55, finanziato con la fiscalità generale. Come verrà recepito il suo progetto? C’è da attendere ancora un po’ prima di saperlo e, soprattutto, prima di sapere cosa proporrà il governo Renzi per far fronte a questa annosa questione. Sembrerebbe proprio arrivato il momento di far ripartire questa riforma delle pensioni che, in un modo o nell’altro, deve arrivare entro i tempi previsti. Il tempo stringe e i lavori sono arenati da un bel po’: l’unica speranza è che l’audizione di Boeri alla Commissione deputata sia un modo per uscire dal momento di stasi, cercando di andare a trovare una soluzione condivisa dalla maggioranza del Parlamento.