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Conto deposito vincolato, ecco come funziona

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Conto deposito vincolato

Il ricorso al conto deposito vincolato rappresenta una scelta oculata per un investimento a breve termine che è consigliato a chi è intenzionato a far crescere in totale sicurezza i propri risparmi, senza correre rischi di alcun genere. Si parla di conto vincolato perché non è possibile prelevare il denaro versato prima di una scadenza temporale prestabilita, a meno che non si paghi una penale per farlo: ecco perché questa proposta è suggerita a chi ha la sicurezza di non aver bisogno di quei soldi per il lasso di tempo preso in considerazione. Il funzionamento del meccanismo è molto semplice: sul conto viene depositato un certo importo, che viene vincolato fino a un termine specifico (1 anno, 2 anni, 3 anni, e così via). Rispettando il vincolo in questione, il cliente ha diritto a ottenere una remunerazione che gli viene garantita dalla banca, secondo il tasso di interesse previsto.

Nessun rischio

Chiunque scelga il conto deposito vincolato di credito fondiario, ma anche i prodotti di un'altra banca, può essere certo di non correre pericoli, anche perché i conti sono garantiti, per gli importi fino a 100mila euro, dal Fondo Interbancario di Tutela Depositi. Per decidere quale conto deposito conviene scegliere il parametro più importante che deve essere valutato è il tasso creditore annuo lordo che viene proposto dall'istituto di credito, e che in sostanza corrisponde al rendimento.

Come si apre il conto deposito

Tra i tanti vantaggi che caratterizzano l'apertura di un conto deposito c'è anche la semplicità della procedura da seguire: infatti non sono previsti processi istruttori di alcun genere. Dal momento che gli istituti di credito non assumono su di sé alcun rischio quando concedono l'apertura di un conto deposito, essi non si devono preoccupare di effettuare un'analisi della storia del credito dei clienti, che potrebbero anche aver subìto dei protesti in passato: ciò non va a condizionare la loro possibilità di essere titolari di un conto deposito.

Non essendoci la necessità di controlli approfonditi, pertanto, le tempistiche sono ridotte: basta avere a disposizione un documento di identità valido e il codice fiscale per aprire il conto, fermo restando che è obbligatorio essere già titolari di un conto corrente, eventualmente anche presso una banca differente, che servirà come conto di appoggio per eseguire i prelievi e i versamenti necessari.

La logica di capitalizzazione è uno degli elementi che devono essere tenuti in considerazione nel momento in cui si decide la banca presso cui aprire il conto deposito: essa costituisce la modalità con la quale gli interessi che vengono maturati nel tempo sono corrisposti, e cioè il momento in cui tali interessi sono riconosciuti. Ci sono conti che riconoscono gli interessi alla fine del mese o alla fine dell'anno, mentre altri applicano degli intervalli temporali differenti e altri ancora attendono la scadenza del vincolo. Nulla vieta, ovviamente, di investire di nuovo gli interessi maturati.