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Avvocato online, quanto costa? Preventivo: anticipo, pagamento a rate e liquidazione onorario e spese

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Quanto costa la consulenza legale di un avvocato online? Partiamo sfatando un luogo comune purtroppo ancora abbastanza radicato tra i non esperti di diritto e soprattutto da chi ha bisogno di assistenza giuridica per la prima volta: l’avvocato online non è gratis. Ci sono oggi siti ben fatti che permettono di trovare avvocati online specializzati in tutta Italia con pochi click e senza intermediazione. Questa fase di ricerca avvocato e di primo contatto può quindi si essere gratuita per l’utente. Ma un conto è cercare avvocati a costo zero, un altro è pretendere che la consulenza legale sia offerta gratuitamente. Internet quindi serve ad ottimizzare tempi e costi per trovare un avvocato online specializzato a costo zero. Fatta questa doverosa premessa vediamo quanto costa un avvocato online. A ben vedere anche rispondere in maniera assoluta e generica a questa domanda non è facile: non tutti i casi giuridici, e le relative consulenze legali, sono uguali. Un avvocato su internet può offrire un primo parere legale gratis dal carattere orientativo ma il secondo step, che spesso si concretizza con un appuntamento di persona presso lo studio legale contattato, prevede dei costi per la consulenza e delle spese per l’eventuale processo. Il documento di riferimento per avere la situazione chiara ed evitare spiacevoli sorprese è il preventivo legale. Ecco perché quest’ultimo è stato imposto in modo obbligatorio a tutti i professionisti ed ecco perché consigliamo di richiedere l preventivo all’avvocato fin da subito e per iscritto.

Preventivo avvocato online: quando chiederlo e come leggerlo

Se dopo il primo contatto e relativa richiesta di informazioni sul vostro caso, siete ancora convinti a procedere con la causa, probabilmente la prima cosa opportuna da fare sarà fissare un appuntamento di persona presso lo studio legale. E in questa occasione ci sarà anche la possibilità di discutere delle spese legali connesse alla consulenza e, quindi, di richiedere un preventivo all’avvocato. Questo documento può anche essere anticipato via email a dire il vero. Ma a prescindere che si chieda all’avvocato online o di persona, è consigliabile trovare il modo di leggerlo insieme al professionista per farsi spiegare le singole voci che lo compongono. Di istinto infatti la prima cosa che si guarda è la cifra finale, che corrisponde a quello che bisognerà pagare. Ma questo importo non equivale in toto all’onorario dell’avvocato (sul quale incide anche la complessità della causa): al compenso di quest’ultimo si aggiungono spese e imposte extra che il cliente o futuro tale dovrà pagare ma che non finiranno nelle tasche del professionista.

Pagamento parcella avvocato: anticipo, rate e liquidazione onorario e spese

Il preventivo dell’avvocato inoltre non deve servire solo a presentare il totale delle spese legali: se ben scritto infatti, questo documento contiene anche informazioni importanti sulle modalità e le tempistiche di pagamento. Un aspetto non secondario, soprattutto se si tiene conto della durata media dei processi in Italia. Di norma viene richiesto un anticipo per le prime spese di consulenza (cd “spese vive”) mentre la liquidazione dell’onorario avviene a fine mandato. Attenzione perché, stando al Codice Deontologico, l’anticipo deve essere congruo e proporzionale a queste spese: commette quindi illecito deontologico l’avvocato che chiede anticipi di compensi camuffati da rimborsi spese. L’anticipo sul compenso può essere ammesso se commisurato alla complessità delle prestazioni richieste per l’espletamento dell’incarico.

Oggi molti studi legale prevedono la possibilità di pagamento a rate dell’avvocato. Ma è sempre meglio chiedere ad inizio consulenza oppure verificare che questa modalità sia prevista dal preventivo legale al momento della firma.