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Come sono fatti gli scarichi idraulici di casa?

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scarichi idraulici

Un impianto di scarico domestico è costituito da una colonna di scarico, vale a dire la tubazione verso la quale vengono convogliati non solo gli scarichi dei sanitari, ma anche quelli degli elettrodomestici, come per esempio la lavatrice e la lavastoviglie. Dopo essere passate attraverso l'impianto di scarico, le acque grigie e le acque nere arrivano nell'impianto fognario cittadino o nella fossa settica. Ogni scarico è collegato a una tubazione di sfiato, il cui compito è quello di fare in modo che tutti gli scarichi restino a pressione ambiente: così si possono prevenire i ritorni di odori poco gradevoli o altri imprevisti, come per esempio i gorgoglii dai sifoni.

Proprio questa è la ragione per la quale tutti i sanitari sono muniti di un sifone, che corrisponde a un sistema idraulico per il quale la tubazione di scarico è isolata dall'esterno per effetto della chiusura stagna costituita dall'acqua presente all'interno. Per avere la certezza che un impianto di scarico funzioni in maniera efficiente, è necessario studiare con cura l'inclinazione, il percorso e il diametro dei tubi: in caso di tubazioni eccessivamente ridotte all'uscita dei sanitari, infatti, si può andare incontro a difficoltà problematiche.

Le caratteristiche di un impianto di scarico

Per le diramazioni interne di scarico, il diametro minimo raccomandato non dovrebbe essere inferiore ai 4 centimetri, mentre l'inclinazione non dovrebbe superare il 2%; se fosse più elevata, infatti, essa potrebbe determinare un deflusso del liquido eccessivamente veloce, a causa del quale le particelle solide resterebbero indietro. D'altro canto, anche una inclinazione non sufficiente può essere dannosa, in quanto provoca la comparsa di sedimenti all'interno dei tubi e ristagni nelle pilette. Una parte indispensabile degli scarichi idraulici è, come si è detto, il sistema di sfiato, progettato e realizzato in modo tale da mantenere ogni tubazione a pressione ambiente. Di solito i tubi di scarico sono collocati all'interno di scanalature che vengono realizzate sotto il piano del pavimento o negli spazi vuoti dei laterizi delle pareti: questo è il motivo per il quale devono essere realizzati prima che si provveda a costruire il sottofondo dei pavimenti e gli intonaci.

La colonna di scarico

Le acque che provengono dai singoli sanitari vengono raccolte da tubazioni rettilinee in serie, che sono collegate le une con le altre grazie ad appositi raccordi e che vanno a formare la colonna di scarico. Quest'ultima lungo il suo sviluppo è sostenuta da specifici bracciali, mentre il ricorso a materiali termoisolanti permette di rendere stagno il passaggio delle tubazioni nelle solette. Le guarnizioni in gomma sono previste per i raccordi e per i tubi fino a 12 centimetri di diametro: non bisogna fare altro che inserirli gli uni negli altri, fermo restando che è possibile smontarli in qualsiasi momento in caso di necessità. I diversi scarichi possono essere collegati alla colonna proprio tramite i raccordi, che possono essere a Y o a T a seconda della loro conformazione.

I tubi silenziosi e i collari fermatubi

Tra gli altri elementi fondamentali in un impianto di scarico ci sono i tubi silenziosi e i collari fermatubi: i primi sono tubi caratterizzati da uno spessore notevole - 5.6 millimetri per un diametro di 11 centimetri - e hanno il compito di ridurre la trasmissione dei rumori; i secondi sono muniti di guarnizioni che servono a minimizzare le eventuali vibrazioni che si dovessero manifestare e presentano un'asta con tassello ad espansione.