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Come vengono lavorate le lamiere?

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lavorazione lamiere

Le lamiere zincate sono impiegate per la produzione di organi per la meccanica fine, di mobili in metallo, di elettrodomestici e di carrozzerie di veicoli. Esse, inoltre, vengono adoperate per i rivestimenti di prodotti metallici leggeri a uso interno: un esempio su tutti è quello degli elettrodomestici. Tra le caratteristiche peculiari che consigliano e favoriscono il ricorso alle lamiere c'è, senza dubbio, la versatilità, che risulta evidente anche dal punto di vista del magazzinaggio. Ma non è tutto: la lavorazione delle lamiere assicura una qualità notevole sul piano della metallurgia, e in più garantisce estrema precisione nello spessore, la sola quota che le definisce. Vale la pena di menzionare, inoltre, la loro convenienza economica, con costi tutto sommato bassi, e la capacità di adattarsi a qualunque genere di finitura superficiale. 

I vantaggi delle lamiere

Come si può leggere sul sito di Lama Waterjet, le lamiere zincate si contraddistinguono per una lavorabilità poco dispendiosa, dal momento che non richiedono lavorazioni supplementari per l'asportazione di truciolo. Le lavorazioni che possono essere messe a punto sono diverse: per esempio la tranciatura, attraverso la quale si ha la possibilità di ottenere da una superficie estesa una porzione più o meno grande; oppure la piegatura, che invece consiste nel processo di deformazione plastica che interessa una parte ristretta ed è finalizzato alla produzione di varie tipologie di sagome. Quando il processo di plasticizzazione riguarda la superficie nella sua interezza, si fa affidamento sulla curvatura, che consente di ottenere un solido di rotazione a parete sottile; volendo, si può arrivare alla curvatura attraverso la calandratura.

Le lavorazioni con le lamiere

Proseguendo nella rassegna di lavorazioni a cui è possibile sottoporre le lamiere occorre menzionare la profilatura con rulli, in virtù della quale le lamiere stesse sono fatte passare in una serie di rulli a coppie che sono sagomati ad hoc e che le piegano in maniera progressiva fino a che esse non assumono il profilo che si desidera. Nel caso in cui si abbia la necessità di ricavare un solido di rotazione a parete sottile si sfrutta l'imbutitura: il solido che ne deriva è costituito, di solito, da uno scodellino con il fondo piano e a forma di cilindro. Una versione particolare dell'imbutitura è quella al tornio: con gli utensili che tipicamente vengono adoperati per la lavorazione della lamiera si costringe un disco a prendere la conformazione del mandrino.

Quali macchine vengono usate per lavorare le lamiere?

A seconda del tipo di lavorazione che deve essere messa in pratica vengono adoperati macchinari differenti: le macchine universali, per esempio, possono essere impiegate per operazioni di bordatura e di piegatura. Le presse sono ritenute, a loro volta, delle macchine universali, ma cambiano gli attrezzi da impiegare, in base ai pezzi da lavorare.

Come avviene la tranciatura

La tranciatura non è altro che il taglio, vale a dire la prima operazione che compone il ciclo di lavorazione; essa è indispensabile per ottenere i formati di partenza. In sostanza, un laminato piatto viene sollecitato tra due taglienti in modo tale che si verifichi una frattura con la quale la forma dei taglienti può essere replicata. La tranciatura può essere eseguita con taglio a perimetro chiuso o con taglio rettilineo, a seconda dell'obiettivo che si intende raggiungere. Per il taglio a perimetro chiuso si adotta uno stampo di tranciatura che è formato da un estrattore, da una matrice e da un punzone.